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Amsterdam, dall’anno prossimo basta turismo della droga

Amsterdam, dall’anno prossimo basta turismo della droga

Il turismo ad Amsterdam, l’eclettica capitale olandese, è uno delle fonti di reddito più importante per tutta una serie di locali che vendono ogni genere di stranezze, dal souvenir… alla cannabis. Effettivamente sembra che il 23% dei viaggiatori con questa destinazione dai 18 ai 24 anni non vada li per i suoi canali, i suoi musei e le sue bellezze storiche, quanto piuttosto per potersi fare una cannetta in santa pace in uno dei tanti Coffee shop abilitati.

Peccato che la pacchia sia finita, o meglio, finirà entro il 1 gennaio 2012, cioè la data in cui scatterà il provvedimento del governo centrale, il quale dopo un controverso dibattito parlamentare ha deciso di vietare ai turisti di approfittare dei servizi di questi locali e permetterlo solo ai residenti.

I Coffee shop diventeranno quindi dei club privati, per cui accedervi significherà procurarsi una particolare tessera, che però potrà essere ottenuta solo dai residenti. Per cui prende il via un’ultima e frenetica corsa, proveniente un po’ da tutto il mondo, per concedersi l’ultimo viaggio turistico ad Amsterdam per fumare liberamente uno spinello prima che diventi illegale.

Stiamo ricevendo centinaia di telefonate di ragazzi che vogliono prenotare e chiedono informazioni” affermano i titolari dei Coffee shop, i quali sono i più scontenti del provvedimento, che toglierà loro un costante afflusso di entrate, che in questo periodo di crisi certamente si farà sentire. Per adesso però si preoccupano del boom di prenotazioni, che per ironia della sorte raggiunge un picco storico proprio per la notte dopo la quale ci sarà la messa al bando. “Ci aspettiamo tolleranza. Non potranno pretendere che ci mettiamo a fare tessere allo scoccare della mezzanotte” ha spiegato un esercente preoccupato di eventuali controlli nella notte di capodanno.

Il governo olandese ci ha imposto una legge che non vogliamo. I coffee shop non vengono pubblicizzati dalla nostra associazione né usati per attrarre i turisti. L’idea che si possano usare e comprare droghe leggere è parte del fascino di Amsterdam, del suo famoso spirito libertario” ha detto durante un’intervista alla Cnn Machteld Ligtvoet, portavoce dell’Amsterdam Tourism & Convention Board (ossia un’associazione che promulga il turismo nella capitale olandese).

La preoccupazione della Ligtvoet sembra essere davvero fondata, in quanto l’esempio di Maastricht, altra città che decise di vietare il turismo dello spinello, ha visto un calo in meno di due mesi del 16% di turisti. Con una perdita in valuta pari a 26 milioni euro!

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