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Allarme ghiacci dell’Artico, sono al minimo storico

Allarme ghiacci dell’Artico, sono al minimo storico

La calotta polare dell’Artico si è ridotta di nuova, ma questa volta ha raggiunto il suo minimo storico, superando il record del 2007. Da qualche anno a questa parte, infatti, si stanno registrando dati che non si sono mai verificati da quando esistono le rilevazioni moderne.

A dare l’allarme è la NASA, che ha rivelato come il ghiaccio marino che copre il Mare Artico si sia, drasticamente, ridotto. Secondo gli scienziati della NASA e l’NSIDC di Boulder, in Colorado, la superficie complessiva dei ghiacci è la più piccola mai osservata dalle misurazioni satellitari. La calotta polare risulta essere – al 26 agosto, secondo la misurazione dei sensori speciali a microonde a bordo dei satelliti della NASA – pari a 4,10 milioni di chilometri quadrati, cioè ben 70 mila chilometri quadrati al di sotto dell’estensione registrata il 18 settembre del 2007.

Entro certi limiti, le variazioni dell’estensione della calotta di ghiaccio sono normali e naturali in quanto, durante il periodo estivo, c’è sempre una riduzione, così come avviene un aumento negli inverni freddi. Adesso, però, il ghiaccio continua a diminuire e, durante gli ultimi 30 anni, i satelliti hanno registrato una diminuzione del 13 per cento per ogni decennio:

La perdita persistente di copertura di ghiaccio perenne ha portato al ritiro record di quest’anno. Stranamente, a differenza del 2007, le temperature non sono nemmeno state insolitamente calde nell’Artico quest’Estate; nel 2007, in realtà, era molto più caldo“.

 

Ha spiegato Joey Comiso, scienziato della NASA di Greenbelt, nel Maryland. Secondo i calcoli dei ricercatori, inoltre, si prevede un’ulteriore diminuzione della calotta per le prossime settimane. A preoccupare è anche lo spessore del ghiaccio marino, che non è possibile misurare con gli strumenti satellitari:

Stiamo perdendo un’importate componente: lo spessore della copertura di ghiaccio e, se si perde lo spessore, il ghiaccio in Estate diventa molto vulnerabile. Di per sé, è solo un numero e, a volte, i record sono fatti per essere superati ma, nel contesto di quello che è successo negli ultimi anni su tutta la calotta polare artica, si tratta di un’indicazione che il ghiaccio marino artico sta cambiando radicalmente“.

Queste le parole del ricercatore Walt Meier dell’NSIDC, circa il nuovo drammatico record registrato dall’Artico.

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