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Festival di Berlino 2018, Orso d’Orso ad Adina Pintilie

Festival di Berlino 2018, Orso d’Orso ad Adina Pintilie

Cala il sipario sul Festival di Berlino 2018 che quest’anno ha visto assegnare l’Orso d’Oro a Touch me not, della regista romena Adina Pintilie che contemporaneamente conquista anche il premio come opera prima.

Un film a tratti sperimentale, a tratti disturbante che cerca di indagare sulla reale possibilità di poter entrare in  contatto con gli altri attraverso il tatto: ma fino a che punto?

La Giuria presieduta dal regista tedesco Tom Tykwer (Lola corre) ha premiato la polacca Malgorzata Szumowska per il suo Mug, ritratto dell’ipocrisia cattolica che si aggiudica il Gran Premio della Giuria.

Il premio come miglior attore va al giovane Anthony Bajon per  La prière di Cedric Kahn, quello della migliore attrice ad Ana Brun in Las Herederas di Marcelo Martinessi che conquista anche l’Orso per l’innovazione. 

Wes Anderson vince il premio per la migliore regia per L’isola dei cani, una delle pellicole (in stop motion) che erano date per favorite all’inizio: il regista è assente e al posto interviene il mattatore Bill Murray a ritirare il riconoscimento.

L’Italia resta a bocca asciutta nonostante la partecipazione con Figlia mia di Laura Bispuri, totalmente ignorato dalla giuria così come anche i tedeschi restano a mani vuote: la 68/ma edizione del Festival non ha preso in considerazione nessuno dei film in concorso, soprattutto i due migliori, 3 giorni a Quiberon di Emily Aref, con la bravissima Marie Bäumer, e Nei corridoi di Thomas. E piovono critiche sul direttore Dieter Kosslick, accusato di non proteggere il cinema nazionale che non riesce a conquistare neppure un premio.

 

photo credits | think stock

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