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Stop al roaming, le nuove regole

Stop al roaming, le nuove regole

Come confermato lo scorso 6 aprile l’Assemblea di Strasburgo, stop ai costi aggiuntivi del roaming in Europa: è diventato ormai definito l’accordo che prevede l’azzeramento delle maggiorazioni alle chiamate che vengono effettuate all’estero dagli utenti.

A partire dal prossimo 15 giugno gli europei potranno continuare a viaggiare all’interno dei confini comunitari, ma senza pagare nessun tipo di sovrapprezzo per il roaming chiamando, navigando o inviando sms con i loro dispositivi mobili, ma senza costi aggiuntivi, pagando cioè la stessa tariffa che si paga anche in Italia.  Secondo l’accordo, in tutta Europa restano in vigore le tariffe nazionali e senza il rischio concreto di vedersi addebitare spese extra. Attenzione però perché per usufruire del roaming gratuito è necessario utilizzare correttamente il servizio. Ciò significa che devono essere evitati gli abusi come ad esempio l’uso prolungato di una Sim acquistata in un altro Paese europeo.

Il vademecum con le indicazioni della UE parla chiaro d’altra parte: fino a quando i trascorre più tempo a tempo a casa che all’estero, o l’uso del proprio smartphone è più frequente a casa che fuori, è possibile usare il roaming a prezzi domestici anche quando si viaggia nell’Ue. Al contrario, nel momento in cui ci si trasferisce all’estero e si stabilisce una residenza in un altro Paese dell’UE, non sarà più possibile beneficiare del servizio offerto da un operatore del paese di provenienza. C’è anche da dire che se il servizio di roaming è diventato gratuito, è anche vero che le compagnie telefoniche hanno anticipato il servizio andando immediatamente a ritoccare in aumento i prezzi delle tariffe.

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