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Yara Gambirasio, svolta nel caso: il dna conferma l’assassino

Yara Gambirasio, svolta nel caso: il dna conferma l’assassino

Secondo i genetisti, l’assassino di Yara Gambirasio non può che essere il figlio di Giuseppe Guerinoni e non il nipote dell’uomo, del quale è stato riesumato il corpo, proprio per far luce sull’omicidio della giovane atleta. Dopo l’analisi del DNA dell’autista di Gorno, nella Bergamasca, gli esperti hanno escluso un legame nonno-nipote.

A confermarlo, gli accertamenti effettuati sul cromosoma Y, ossia quello che si trasmette di padre in figlio: il cromosoma Y di Guerinoni e quello del uccisore, difatti, sarebbero identici, secondo quanto hanno comunicato gli esperti della polizia scientifica e i consulenti del pm, Letizia Ruggieri. Alla luce di queste rivelazioni, tra il killer e Guerinoni ci sarebbe un rapporto di parentela di tipo padre-figlio. L’omicida, dunque, dovrebbe avere circa 50 anni. Il materiale genetico dell’assassino è stato ritrovato sugli abiti della piccola Yara.

 

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