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M5S, Grillo espelle Favia e Salsi

M5S, Grillo espelle Favia e Salsi

Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha annunciato il ritiro dell’utilizzo del logo del M5S per Federica Salsi e Giovanni Favia:

A Federica Salsi e Giovanni Favia è ritirato l’utilizzo del logo del Movimento 5 Stelle. Li prego di astenersi per il futuro a qualificare la loro azione politica con riferimento al M5S o alla mia figura. Gli auguro di continuare la loro brillante attività di consiglieri“.

Ad annunciarlo è stato Grillo stesso in un post pubblicato sul suo blog. Federica Salsi – consigliera comunale di Bologna – e Giovanni Favia – consigliere dell’Emilia Romagna – avevano avuto delle questioni con il leader del M5S per via di alcune dichiarazioni sulla gestione del Movimento rilasciate a “Ballarò” e a “Piazza Pulita“.

Così, è arrivata la decisione di Grillo, che ha spiegato in un post di non voler volere “guerre dentro. Se c’è qualcuno che reputa che io non sia democratico, che Casaleggio si tenga i soldi, che io sia disonesto, allora prende e va fuori dalle palle. Se ne va“.

La chiusura su se stessi funziona nel breve periodo, ma alla lunga genera mostri“, ha commentato Favia su Facebook. La Salsi, invece, ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di lasciare il proprio posto in consiglio comunale a Bologna:

Penso che porterò avanti il mio mandato elettorale, perché i cittadini mi hanno affidato un compito. Se non ho più la possibilità di usare il simbolo, pazienza. Mi sono candidata con un programma, cercherò di portarlo avanti“.

Ha commentato Federica Salsi in un video pubblicato sul sito web di Affari Italiani. Subito si sono levate le polemiche di chi non è d’accordo con la decisione presa da Grillo, definendo “modalità dittatoriale” la gestione del Movimento e commentando con un “Credere, obbedire, taggare“. L’utente Pinapic su Twitter, invece, cita Voltaire: “Ripeti con noi, Beppe Grillo: “Non condivido ciò che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo“.

La maggior parte degli utenti che commentano sul blog di Grillo sono, però, d’accordo con la decisione presa: “Fuori i carrieristi“, “Bene fare chiarezza“, mentre Francesco Siro scrive che “se entro in un gruppo, è perché mi piace anche per le sue direttive… se ci sono dentro, lo aiuto e lo rispetto. Se cambio idea, non cerco di cambiare il gruppo, ma vada via” e Michele G. afferma che “andava fatto, anche se può dispiacere per le brave persone coinvolte, ma hanno dimostrato di non aver capito fino in fondo cosa è il Movimento. Esso è un’idea rivoluzionaria, un nuovo modo di concepire e fare politica e le regole previste servono a tutelare l’applicazione dei concetti di base del Movimento. Anche persone brave ed oneste, se inserite negli ingranaggi dei soliti meccanismi della politica, finiscono per adeguarsi o vengono triturati dal sistema“.

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