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Bce: via libera all’acquisto di bond

Bce: via libera all’acquisto di bond

Gli investitori lo sentivano e la mattinata era già stata positiva sulle piazze europee. Il via libera della Bce all’acquisto illimitato di bond con scadenza a uno e due anni conferma in giornata l’andamento euforico delle borse. “Dobbiamo difendere l’integrità della politica monetaria dell’Eurozona – ha affermato Mario Draghi. Gli acquisti di titoli di Stato “non avranno limiti quantitativi ex ante” e la dimensione degli interventi sarà “adeguata al conseguimento degli obiettivi”. Il presidente della Bce auspica però il coinvolgimento del Fondo Monetario Internazionale nel programma di aiuti ma vincola l’intervento all’impegno dei governi “nel realizzare riforme e programmi concordati”.

 

Il voto non è stato unanime e Draghi ha ceduto a una battuta: “Sta a voi indovinare di chi è il dissenso”. Proprio ieri Angela Merkel aveva espresso parere contrario al provvedimento in linea con Jens Weidmann, presidente della Bundesbank. Un voto, quello di oggi che, a parte l’unico contrario, dimostra che tutti i paesi sono concordi sull’acquisto di bond da parte della Bce. Altrettanta concordia sull’appello di Draghi all’Fmi: “Se il Fondo Monetario Internazionale volesse partecipare ai programmi” di finanziamento sarebbe “più che benvenuto”. Ma Draghi manda un messaggio anche ai governi: “Tutte le misure che servono la stabilità monetaria, come quelle della Bce, non possono sostituire le azioni politiche”.

 

Intanto perdura l’ottimismo sui mercati. Lo spread è sceso sotto i 380 punti, mentre le Borse europee volano con Piazza Affari che guadagna oltre tre punti percentuali. La crisi, però, non è finita: “Le attese d’inflazione sono fermamente sotto controllo”, ha avvertito il capo della Bce e “la crescita economica si attende rimanga debole” con “un potenziale di rischio per la crescita”. La Banca Centrale Europea rivede poi in peggio le stime di crescita dell’eurozona nel 2012 e 2013. Quest’anno il Pil di Eurolandia segnerà una variazione compresa tra -0,6% e -0,2% contro la stima di giugno compresa tra -0,5% e +0,3%. L’anno prossimo il Pil registrerà -0,4% e +1,4% contro la precedente stima di una crescita fra 0% e +2%.La Bce ha deciso anche di lasciare invariati i tassi allo 0,75%.

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