Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Grecia fuori dall’euro? Arriva la smentita

Grecia fuori dall’euro? Arriva la smentita

C’è una sorta di giallo su un piano europeo che prevede l’uscita della Grecia dall’eurozona. Il commissario europeo al Commercio, Karel De Gucht, in un’intervista al quotidiano belga De Standaard, ha dichiarato che l’anno scorso c’era il pericolo di un effetto domino, ma che quest’anno sia all’interno della Banca centrale europea che della Commissione Europa sono in moto dei servizi che stanno lavorando a scenari d’emergenza qualora la Grecia non ce la faccia. Il commissario ha tenuto anche a precisare che un’uscita della Grecia non starebbe però a significare la fine dell’euro.

Tuttavia, pronta è arrivata la smentita della Commissione Europa che ha negato l’esistenza di piani di emergenza qualora la Grecia non ce la facesse ad uscire dalla crisi e quindi fosse costretta ad abbandonare l’Euro. Tuttavia il governo tedesco fa sapere di essere pronto ad ogni eventualità.

La crisi e l’incertezza si sono riversati anche sui mercati, che sembrano essere molto nervosi e fluttuanti. Dopo un’apertura negativa, le borse europee hanno avuto un sensibile miglioramento.  A risentire delle tensioni anche la moneta unica scesa ai minimi da quettro mesi sul dollaro al di sotto dell’1,27. Stessa cosa anche per quanto riguarda i titoli di Stato. Secondo il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, la tensione sui mercati per la crisi del debito europeo potrebbe durare ancora 1-2 anni ed inoltre ha anche esortato la Grecia a decidere se vuole rimanere nell’eurozona o meno.

“Noi vogliamo che resti nel’euro ma rispetti i suoi impegni e questa e’ una decisione che spetta ai greci”, ha aggiunto Schaeuble, mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel, in una telefonata al presidente greco, Karolos Papoulias, ha ribadito la posizione di Berlino e dei partner europei che “attendono le nuove elezioni e sperano di vedere un nuovo governo funzionante”. Il tutto mentre per ottemperare alla grave crisi delle banche spagnole, Madrid nominerà revisori contabili indipendenti per esaminare la situazione creditizia e determinare l’entità del salvataggio da parte dello Stato.

Lascia un commento